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... Scopri i magici piatti della tradizione calabrese ...

'NDUJA

L’insaccato morbido originario di Spilinga composto da carne di maiale e peperoncino non è semplicemente buonissimo, crea dipendenza. Tutto merito dei sapori genuini che ci sono dentro: preparare la ‘nduja infatti significa prima di tutto qualità, ma anche pazienza e tradizione.

Frittole

A Reggio Calabria la frittola è il piatto che fieramente dichiara: “Del maiale non si butta via niente”. Per questa preparazione si fa sciogliere una grande quantità di grasso di maiale in un pentolone apposito chiamato caddàra; dopo aver aggiunto un po’ d’acqua, si incorporano svariate parti di scarto dell’animale (muso, guancia, cotenna, lingua, orecchie, rognone) e si fa bollire il tutto per almeno sei ore. 

Sardella

La sardella è una conserva a base di pesce tipica delle provincie di Crotone e di Cosenza. Chiamata anche “caviale dei poveri” o rosamarina, la sardella è una salsa di bianchetti, arricchita con peperoncino e sale. 

Mulingiani chini

Le melanzane ripiene, un piatto a metà strada tra un contorno e un secondo piatto, che si prepara prevalentemente d’estate. Oltre all polpa delle stesse melanzane, per la farcitura, si utilizza un ripieno a base di carne macinata, pane raffermo, uova, pecorino, provola e aromi.Le melanzane vengono poi ricoperte da sugo di pomodoro e cotte in forno.

Patate ‘mpacchiuse

Piatto tipico della città di Cosenza, le patate ‘mpacchiuse devono il loro nome al fatto che, una volta pronte, risulteranno “mpachiuse”, cioè appiccicate tra loro. Questo delizioso contorno può essere arricchito con diversi ingredienti, come  la Cipolla di Tropea, uno degli abbinamenti più classici e apprezzati, la pancetta, i funghi porcini e i peperoni.

Ragù calabrese

Di ragù ne esistono centinaia di varianti. Quelli calabresi non fanno eccezione, tuttavia c’è almeno una ricetta riportata da dirette fonti locali che vale la pena citare. Gli ingredienti: polpa di maiale, muscolo di manzo, salsicce e pancetta cruda di maiale, polpette di macinato misto e pane secco ammollato nel latte. Il procedimento: rosolare il tutto con vino bianco e alloro, coprire con passata di pomodoro e cuocere a fiamma bassissima per sei ore.

Fileja

A proposito di abbinamenti con la ‘nduja: la filejapasta di grano duro tipica di Vibo Valentia, è la candidata ideale. Il formato lungo e ricurvo che ricorda molto le busiate trapanesi viene ottenuto attorcigliando l’impasto intorno al dinaculuun sottile bastoncino di legno. Questo a sua volta è un’evoluzione della virgula, ricavata dal gambo della pianta selvatica disa.

Pasta ca' muddica

Rimaniamo in tema pasta con questa ricetta, un classico della cucina del recupero. In questo caso abbiamo a che fare con la mollica di pane, raffermo ovviamente. Il povero sfilatino avanzato viene riportato in vita come base per il sugo, con l’aggiunta di olio, acciughe e pecorino. La sua resurrezione croccante e sfiziosa dà alla pasta una marcia in più.

Pesce spada alla ghiotta

Il pesce spada alla ghiotta anticipa con il suo nome quello che possiamo aspettarci da questo piatto: un secondo di pesce saporito, condito da un delizioso intingolo di pomodoro, capperi e olive.

 

Stoccafisso alla mammolese

Lo stoccafisso alla mammolese è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale che ha sfamato generazioni di contadini e braccianti, meno i pescatori che potevano permettersi il lusso del pesce fresco. Lo stoccafisso aveva tutti gli attributi della pausa pranzo economica e nutriente: lunga conservazione, basso prezzo, alto valore energetico.

Vrasciuli

Polpette fritte di carne e melanzane. C’è davvero bisogno di aggiungere altro? Forse la lista degli errori da non fare. Di certo non ne hanno bisogno le nonne calabresi che friggono, brasano e infornano senza pietà. Voi non preoccupatevi, tanto sarete troppo presi a divorarne una dopo l’altra.

Gianfuttiri

Nome curioso per un classico della cucina calabrese, la peperonata. Trionfo di verdure coloratissime che fa venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo, è un intermezzo temporaneo tra una portata di carne e l’altra. Variazioni sul tema sono peperoni e patate, peperoni e melanzane sott’olio, peperoni ammollicati con pecorino e pangrattato

Pitta 'mpigliata

Un dolce originario di San Giovanni in Fiore, molto diffuso in tutta la provincia di Cosenza: si prepara sia nel periodo pasquale, sia in occasione del Natale. È composto da un involucro di sfoglia, ripieno di  frutta secca, miele e cannella. Ha la forma leggermente schiacciata che ricorda quella di una rosa.


Cuddrurieddri

I cuddrurieddri sono delle ciambelline fritte, tipiche della provincia di Cosenza, appartenenti alla tradizione natalizia, che si mangiano la sera del 7 dicembre, giorno della vigilia dell’Immacolata. Sono formate da un impasto a base di farina, patate lesse, sale e lievito naturale, che viene fritto e può essere farcito con alici salate, sardella, provola, olive schiacciate mentre, nella versione dolce, vengono accompagnate dal miele.

Turdilli

I turdilli sono palline appiccicose fritte tipiche di Natale. La differenza però sta nell’ingrediente chiave: vino cotto, ovvero il il mix di uva e spezie compagno fedele di molte preparazioni dolci tipiche calabresi. Così i turdilli diventano semplicemente speciali. L’impasto a base di vino rosso, olio, zucchero e farina viene diviso in piccole sfere e immerso nel vino o mosto cotto. L’ultima inzuppata spetta al caffè .